Suonare per strada è un atto d’amore,
di poesia, di anarchia.
Significa riappropriarsi di uno spazio pubblico,
di piazze e vie colonizzate da parcheggi,
bar, pubblicità.
È la politica dell’essere e del vivere,
non quella dell’avere e del definirsi.
È fare spettacolo senza regalare un euro al sistema.
È incontro e scambio.
È contagioso e psicomagico.
È rivoluzionario e tradizionale.
È la colonna sonora del viaggio, del passeggio,
di chi fa la spesa, porta il cane a spasso, rientra a casa,
ruba un ballo a un passante sconosciuto.
To play music on the street is an act of love,
of poetry, of anarchy.
It means taking back public spaces,
squares and streets colonized by parkings,
bars and advertisements.
It's the politics of being and living,
not of possessing and defining oneself.
It's giving a show without giving a euro to the system.
It's encounter and exchange.
It's contagious and psychomagical.
It's revolutionary and traditional.
It's the soundtrack of a journey, of a stroll,
of who goes grocery shopping,
of who takes the dog out for a walk,
of who returns home,
of who steals a dance to an unknown passer-by.
To play music on the street is an act of love,
of poetry, of anarchy.
It means taking back public spaces,
squares and streets colonized by parkings,
bars and advertisements.
It's the politics of being and living,
not of possessing and defining oneself.
It's giving a show without giving a euro to the system.
It's encounter and exchange.
It's contagious and psychomagical.
It's revolutionary and traditional.
It's the soundtrack of a journey, of a stroll,
of who goes grocery shopping,
of who takes the dog out for a walk,
of who returns home,
of who steals a dance to an unknown passer-by.
Suonare per strada è un atto d’amore,
di poesia, di anarchia.
Significa riappropriarsi di uno spazio pubblico,
di piazze e vie colonizzate da parcheggi,
bar, pubblicità.
È la politica dell’essere e del vivere,
non quella dell’avere e del definirsi.
È fare spettacolo senza regalare un euro al sistema.
È incontro e scambio.
È contagioso e psicomagico.
È rivoluzionario e tradizionale.
È la colonna sonora del viaggio, del passeggio,
di chi fa la spesa, porta il cane a spasso, rientra a casa, ruba un ballo a un passante sconosciuto.